Niente di più facile che partecipare a "Un disco per l'estate". Si ritira la cartolina, si segnano con una crocetta o con un trattino i 14 motivi preferiti, si affranca e si spedisce all'indirizzo ormai notissimo, "Casella postale 400 - Torino". Poi si aspettano i risultati del concorso, e chissà che non ci scappi lo "scooter". Sembra facile: per il pubblico. Ma dietro la "Casella postale 400", in attesa dei voti, sta tutto un piccolo esercito di funzionari, impiegati, scrutatori per i quali "Un disco per l'estate" significa due mesi di "straordinari". Le cartoline arrivano a sacchi, alla rinfusa, dalle più diverse località d'Italia: dalle grandi città e dai paesi minuscoli. Bisogna numerarle, catalogarle, scrutinarle: non c'è margine per gli errori, un voto in più o in meno potrebbe decidere, in questo caso, del maggiore o minor successo di una canzone. In poche settimane, se ne riempiono degli armadi.
La "troupe" dell'Ufficio Concorsi è tutta riunita, in questi giorni - dalle 7 del mattino alle 8 di sera - nei saloni di via Arsenale 10, a Torino. I furgoni scaricano cartoline a getto continuo: le ingoia una macchina che le numera progressivamente, poi inizia il lavoro degli scrutatori, che operano in coppia: uno vaglia i voti, l'altro li riporta su un apposito foglio. Ciascuna coppia riesce così a "passare" 2 mila cartoline in una giornata. I risultati poi vengono trasferiti su altri prospetti "riepilogativi", sottoposti ogni sera all'esame e alla firma dei funzionari dell'intendenza di Finanza.
In quei fogli - il cui contenuto rimarrà segreto fino alla sera di sabato 20 giugno - stanno i gusti, le preferenze del grande pubblico musicale italiano: le fortune di questo o quel motivo tra i 42 in gara. [...] la curiosità per i risultati finali di questo originale "referendum" è del tutto legittima: c'è da chiedersi se l'avranno vinta i "teen agers", come accade da qualche anno a questa parte, o se invece assisteremo ad una rivincita della "vecchia guardia"; e ancora, se anche in "Un disco per l'estate" continuerà il successo di quel "neo-romanticismo canoro" lanciato da Francoise Hardy e da Gigliola Cinquetti, oppure se i "ginnasti della canzone", i virtuosi dell'urlo ce la faranno a riconquistare le posizioni perdute.
È una questione che, volenti o nolenti, ci interessa un pò tutti: a meno di non voler trascorrere luglio e agosto con i tamponi di ovatta nelle orecchie, questi "dischi per l'estate" ci saranno fedeli compagni sulle spiagge e nei "dancing", sotto gli ombrelloni dell'Adriatico e nei paesini delle Alpi. Per una volta tanto, il pubblico avrà la soddisfazione di dire: "Ce li siamo voluti noi". E in questo senso, Saint Vincent, la bella cittadina valdostana, si trasforma in questi giorni in un colossale negozio di dischi, in cui gli appassionati di tutta Italia scelgono a suon di voti le canzoni da mettere in valigia con il costume da bagno e l'accappatoio.
P. Giorgio Martellini
("14 canzoni per le vacanze" - Radiocorriere TV, 14-20 giugno)
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