Fabrizio Capucci, tra le foglie, col dolore nell'occhio, canta il ricordo di una canzone d'amore, dicono i suoi amici. Ma il suo dolore nasce dal fatto che la canzone, di cui è autore, è troppo bella e, in diretta conseguenza di ciò, impubblicabile. Questa è l'autorevole e definitiva opinione del direttore generale della sua casa discografica romana a cui Capucci è legato: "Ti credevo felice" è più intelligente dei surfs, in giro attualmente, per poter essere apprezzata nell'attuale squallore del mercato. "Ti credevo felice" è dedicata a una sua donna, ma come il Capucci possa credere felice una ragazza innamorata di lui non si sa, dal momento che la cronaca mondana solo negli ultimi mesi gli ha attribuito flirts e amori con: Donatella Turri, la finlandese Lena Formaster, Laura Efrikian, una bellissima americana di nome Gloria, un'indossatrice svedese di nome Christine, Marina Fava, Valeria Ciangottini, Gaia Germani, Gabriella Ferri e in rappresentanza della Germania Ingrid Schoeller. [...]
Vittorio Pescatori
("ABC", 20 dicembre 1964)
("ABC", 20 dicembre 1964)
Side a)
- Ti credevo felice (bardotti-capucci-mogol-popp-cour)
Side b)
- Si, questo lo so (petracchi-guarnieri)
cover (arc - AN 4030)
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