Il piu' difficile da tenere a mente nel
Cantagiro, è il numero dei componenti la carovana. Un appassionato
di musica leggera può anche ricordare i risultati degli incontri
tappa per tappa. La posizione di classifica di ogni cantante in
ciascuna giornata, i singoli chilometraggi delle tappe. Può
perfino richiamare giorno per giorno i "precedenti" avutisi
nelle due passate edizioni. Ma è arduo che qualcuno vi possa dire
il numero esatto dei partecipanti alla manifestazione.
Ci sono un regista, Stefano Canzio; un
direttore di gara, Enrico Maria Salerno; un presentatore, Pippo
Baudo; una "valletta", detta anche "cantagirina",
Dany Paris; un ottetto vocale 4+4 di Nora Orlandi; quindici cantanti
del Girone A (i cosiddetti "big" della canzone) e ventidue
del Girone B (le "nuove leve"); sette cantanti fuori
concorso un'orchestra di 14 elementi diretta da Gorni Kramer; nove
complessi esclusivi di altrettanti cantanti. E cioè i “Ribelli”
di Adriano Celentano, i “Fuggiaschi” di Don Backy, i “Novelty”
di Fausto Leali, i “Kings” di Dino, i “Records” di Nicola di
Bari, e i complessi anonimi di Little Tony, Michele, Gino Paoli e
Edoardo Vianello. A questo, che è il “cast” artistico del
Cantagiro, aggiungete lo stato maggiore organizzativo che aiuta Ezio
Radaelli a risolvere i vari problemi logistici e di sistemazione del
suo spettacolo in movimento; aggiungete gli autisti, gli addetti alle
vetture della carovana pubblicitaria, i giornalisti della TV e dei
cinegiornali, gli osservatori delle Case discografiche, gli
immancabili parenti, e potrete avere un'idea delle proporzioni della
folla in mezzo alla quale ci si muove, ma non del numero esatto di
persone che la compongono. Non ha idee molto precise sull'argomento
nemmeno l'impiegato che s'occupa delle prenotazioni delle camere in
albergo, perché c'è chi si allontana per qualche giorno e ritorna
improvvisamente, c'è chi si aggrega alla carovana senza preavviso,
c'è chi passa la notte in automobile, chi va a dormire in casa di
cugini, ecc.
L'insieme è molto pittoresco, ed è
anche divertente, almeno per chi sta a guardare. Tanto piu' che
ognuno dei componenti il seguito porta dalla mattina alla sera una
vistosa targhetta di riconoscimento all'occhiello, per potersi
muovere liberamente tra la folla urlante e per superare gli
sbarramenti disposti prudenzialmente dalla polizia.
[…] non fa meraviglia che quest'anno,
fra le vetture della carovana, ce ne fosse una targata “Servizio
estero”, sulla quale viaggiava un organizzatore che sta preparando
appunto un giro di cantanti italiani in Francia e negli Stati Uniti.
[...]
S.G. Biamonte
(“Radiocorriere TV” - 12-18 luglio
1964)
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