Per avere una idea del Cantagiro, a
poche tappe dalla conclusione, basta aprire la valigia di qualsiasi
persona al seguito della carovana. La mia non la apro neppure piu':
potrebbe schizzarmi in faccia una scarpa, o il tubetto del
dentifricio o la confezione "sei uova fresche" consegnatami
otto giorni fa. Dopo piu' di dieci giorni di marce forzate
all'insegna della canzone, i girini hanno deposto le piu' bellicose
idee pubblicitarie formulate alla partenza e come sfaticati
marmittoni si sono sbracati al sole al motto di "tiriamo a
campare". Celentano continua a rendersi uccel di bosco
viaggiando ad ore impensate su una Giulia nera e lasciando a bocca
asciutta i fans che lo attendono sugli itinerari previsti dalle
tabelle di marcia. Modugno giura ogni sera a Radaelli che
l'indomani seguirà la carovana ma continua a battere itinerari
paralleli con la sua Mercedes decappottabile foderata di pelle
bianca. Paoli, che prima si prestava a "sopportare" i
fans concedendo qualche autografo, ha rinunciato da giorni a questa
ipocrisia: ora viaggia sdraiato con Lucio Dalla sulla parte
posteriore della sua macchina indossando un semplice paio di
calzoncini: fa la cura del sole e guai a chi lo disturba. Morandi
colleziona compagne di viaggio scegliendole fra le ragazze di Paola
Orlandi; la Mazzetti gioca a fare la pin-up usando il due pezzi come
abito da viaggio. Mike Fusaro pratica la caccia alle autostoppiste
superando appena possibile la staffetta della carovana; Ico Cerutti,
l'uomo del banjo, studia nuovi accordi sdraiato nella jeep del Clan
in abito da cow-boy; La Cricca, vinta la guerra psicologica contro la
"nurse" gioca a nascondino disseminandosi sulle macchine
piu' pittoresche della carovana. Little Tony si tiene in contatto
radio con una staffetta incaricata di segnalargli le trattorie piu'
invitanti che si incontrano verso l'ora di pranzo.
Il “generalissimo” (Radaelli) è
indignato, si arrabbia spesso, dice che il suo è l’esercito di
Franceschiello. Ha già cominciato anche a impartire severe
punizioni penalizzando di un punto Nini Rosso, Edoardo Vianello,
Piero Focaccia e Little Tony. […]
Ci sono naturalmente anche i
disciplinatissimi, quelli che formano il fulcro dell’autocolonna..
Primo fra tutti Peppino di Capri, sempre allegro, sempre sorridente,
[…]. Betty Curtis, che viaggia col marito su una macchina coperta
[…]. Isabella Iannetti che viaggia con papà […]. Lando Fiorini
che nessuno riconosce […]. Sempre maledettamente puntuali anche
le “macchine ossessione” la prima quella dell’ ”Uovo fresco”,
che trasmette il disco di Loris Banana e che distribuisce a tutti
dando il via ad aspre battaglie tra macchina e macchina a base si
tuorli ed albume, la seconda quella del misterioso napoletano
accodatosi al giro per vendere “Calimero” il pulcino nero,
mascotte del cantagiro, felicità dei bimbi a sole centocinquanta
lire. […]
Ma l’aria sbracata, sonnacchiosa,
cotta dal sonno e dal sole dei girini sparisce di colpo, puntualmente
ad ogni arrivo nelle sedi di tappa. Nelle camere degli alberghi,
sotto la doccia ristoratrice ogni concorrente si rimette in forma, si
prepara alla battaglia serale, medita piani d’azione che si
concretizzano la sera, dietro le quinte del grande palco piantato
nella piazza o al centro dello stadio. È avvenuto così che
d’improvviso Paoli si è presentato senza baffi, Lucio Dalla senza
la ormai celebre barbetta risorgimentale, Vianello senza il gruppetto
di “Califfe”, le quattro ragazze conturbanti destinate a far da
coreografia alla sua canzone, “Tremarella”.[…]
Secondo gli studi psicologici fatti sul
pubblico dai consiglieri privati dei cantanti era risultati che i
baffi rendevano Paoli antipatico, la barba dava un che di “vecchio”
a Dalla, le “Califfe” facevano giudicare Vianello “poco
serio”.[…]
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