**[...] il pubblico sono le ragazze a caccia d'autografi. Ma gli autografi in genere si scrivono su pezzi di carta e non tutte le ragazzine sono previdenti, molte non ne hanno.
Qualcuno ha pensato per tutti e per se stesso: munitosi di una congrua scorta vende un foglietto per cinque lire, chi ne ha bisogno si affretti. Per il ragazzino sveglio gli affari vanno presto a gonfie vele, non è per niente che ci troviamo nella capitale dei traffici.
Grazie a lui, in meno di dieci minuti Bobby Vee, che si trova nelle vicinanze, deve firmare almeno duecento foglietti [...]
** Ammirevole la calma degli agenti in divisa e in borghese, una calma che si avvicina alla flemma che la tradizione affibbia agli inglesi e in genere e ai "bobby" in particolare (le guardie di quartiere). [...] Ma nel cercare qualcosa che è rotolata a terra fra le gambe della gente, qualcuno ha potuto vedere gli stivaletti neri e lucidi di più d'un agente accompagnare, con misura, un madison di Loredana, un hully-gully di Fausto Leali.
** Anche il bibitaro balla mentre versa coca nei bicchieri di carta. È il meno giovane dei bibitari presenti al Palazzetto, balla il twist e sorride ammiccante. [...]
** Migliaia di palle di carta e di piccoli velivoli, trasformando l'enorme ritrovo in una colossale aula scolastica senza insegnante in cattedra, [...]. Lanciare palle di carta, fischiare, battere le mani, stare ritti non più sulle sedie ma sui braccioli delle sedie, saltare spesso le transenne, i muriccioli per strappare fulmineamente l'autografo anche al cantante più restio e tornare poi ad un posto qualsiasi per poi, magari, rifare lo stesso percorso per inseguire un altro divo [...]
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