mercoledì 17 luglio 2013

inchiesta: Tu la Domenica che fai ?



A prima vista Roma non sembra una città di giovani.   O per lo meno non sembra che il loro numero sia preponderante.   Forse questa sensazione  è dovuta al fatto che la città grande li disperde, al contrario di ciò che succede in provincia dove tutti si conoscono e sono amici, dove lo spirito di clan è maggiormente sviluppato.   Ma forse è anche una questione di condizione sociale.   Nei quartieri periferici il numero dei gruppi e la loro consistenza aumenta in modo proporzionalmente inverso ai quattrini che hanno in tasca.   Forse la maggior disponibilità di denaro divide, più che unire, i giovani tra loro.   In effetti se dal Quarticciolo, da Portonaccio, dalla Tomba di Nerone, da Trastevere, si risale verso il centro, e poi verso i quartieri residenziali, Parioli e Vigna Clara, si nota la trasformazione del gruppo di amici in élite di privilegiati.   Aumenta la somma dei soldi in tasca, ma diminuisce, ma diminuisce il numero dei soci.
Trascorro tre giorni al telefono cercando di raccogliere sei o sette ragazzi dai sedici ai vent'anni che accettino di rispondere alle mie domande.   Alcuni aderiscono senza tante storie, altri sono diffidenti e mi lasciano in forse.
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