In genere, la popolarità di un cantante è sempre strettamente legata ad una canzone particolare. Certo, nessuno nega che vi concorrano molti altri, e ugualmente importanti, elementi: la personalità dell'artista stesso, il "lancio" nel momento più favorevole, una fortunata trasmissione televisiva, un atteggiamento caratteristico che fa, di colpo, del cantante un "personaggio", o semplicemente il caso. Tuttavia una canzone, "quella" canzone, ha più d'ogni altro elemento il potere di polarizzare l'attenzione del pubblico sull'interprete. Ed è, anzi, talmente forte questo potere che il cantante finisce con l'esserne vittima: il pubblico, cioè, lo identificherà sempre con quella tale canzone. È capitato a tutti, non si finirebbe più di elencare esempi.
Non desta alcuna meraviglia quindi il fatto che capiti anche ai giovanissimi della musica leggera. I quali, poi, proprio come i cantanti della vecchia guardia, fanno di tutto per liberarsi di questo "clichè". Aspirazione legittima, del resto: un cantante che creda nelle sue possibilità, non può non desiderare che il pubblico lo giudichi e lo apprezzi anche in interpretazioni diverse dal classico "cavallo di battaglia".
Siamo appunto al caso di Gianni Morandi. Il ragazzo di Bologna si impose tre anni fa all'attenzione del mondo della musica leggera con un twist scatenato: "Andavo a cento all'ora"; poi la sua personalità esplose in una trasmissione televisiva condotta da Marcello Marchesi, "Il signore di mezza età". In una delle puntate dello "show", Morandino lanciò "Fatti mandare dalla mamma (a prendere il latte)". Ebbene, da allora Morandino è considerato "quello di Fatti mandare dalla mamma".
Recentemente però il "campioncino della canzone" (che ha compiuto nel 1964, diciannove anni), ha rivelato un altro aspetto della sua personalità, lanciando una canzone di linea decisamente melodica: "Ho chiuso le finestre". Pur essendo convinto di come sia estremamente rischioso per un cantante, sottrarsi d'improvviso al clichè impostogli dal successo, Morandino ha voluto tentare, proprio per dimostrare ch'egli è in grado di interpretare ogni genere di canzone. E bisogna riconoscere che ha fatto bene ad aver fiducia in se stesso perchè il pubblico ha accolto con favore il suo primo tentativo.
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A. L.
(dalla 'cover' del disco)
Lato a)
- In ginocchio da te (migliacci-zambrini)
- La mia mamma (rossi-morricone)
- Sono tanto solo (migliacci-morris)
- Amico Piero (migliacci-de mutiis)
- Il ragazzo del muro della morte (meccia)
- Ti ricordo col bikini (migliacci-polito)
Lato b)
- Se puoi uscire una domenica sola con me (guardabassi-zambrini)
- Chissà cosa farà (meccia-migliacci-meccia)
- La mia ragazza (migliacci-meccia)
- Ti offro da bere (meccia)
- Parli sempre tu (maneschi-guarini)
- Quando sarai lontana (migliacci-morricone)
cover (RCA ITALIANA - PML 10372)
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RCA ITALIANA - PML 10372
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