domenica 30 ottobre 2011

TONY DALLARA - NOI RAGAZZI/SE FINIRÀ




lato a)
  • Noi ragazzi ( chiosso-marchesi-kramer)

lato b)
  • Se finirà (pallavicini-dallara-libano)



cover (jolly - J 20277)
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jolly - J 20277
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BRUNO DE FILIPPI - EL PORTAVA I SCARP DEL TENNIS/L'AUREOLA




lato a)
  • El portava i scarp de tennis (jannacci)

lato b)
  • L'aureola (de filippi-mogol)


cover (FANTASY - IS 10)
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FANTASY - IS 10
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sabato 29 ottobre 2011

ETHEL ENNIS - ONCE AGAIN



Da una voce singolare che è la fonte di molte voci, Ethel Ennis ha costruito un mondo incredibile di canzoni - un mondo musicale tanto vario sia nel cambiamento delle sfumature d'amore che nelle emozioni che vanno dalla gioia al dolore.   Ciò che rende questo mondo così incredibile è la voce di Ethel Ennis che si adatta istintivamente all'umore e al sentimento di ciascuna delle sue canzoni, con naturalezza, senza ostentazioni, manierismi o qualsiasi senso di spinta o sforzo che possano dare un effetto aggiuntivo. [...]

'back cover' del disco





Lato a)
  1. Since I've been to you (bock)
  2. Show me a man (I can look up to) (clark)
  3. Falling leaves (carle-david)
  4. For every man there's a woman (arlen-robin)
  5. Thrill me (gensler-herburg)
  6. Love for sale (cole-porter)


Lato b)
  1. Like love (previn-langdon)
  2. Auf wiederseh'n sweetheart (storch-sexton-turner)
  3. Mr. Wnderful (bock-holofcener-weiss)
  4. You've got to want me enough (graham)
  5. One man woman (jordan-bass)
  6. Wild is love (rasch-wayne)


cover (RCA VICTOR - RD-7654) u.k.
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RCA VICTOR - RD-7654)
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MILANO - Teatro dell'Arte (5 gennaio) - concerto di Max Roach e Abbey Lincoln

MAX + ABBEY = PROTESTA




Scottati dall'esperienza fatta un paio di mesi prima con Coltrane, io e Maffei (Pino) (perchè siamo purtroppo noi gli "organizzatori" a cui il pubblico rivolse durante il primo tempo del concerto pomeridiano tanti sanguinosi insulti...) avevamo chiesto a George Wein, che pilotava il gruppo attraverso l'Europa, di partire prestissimo, in modo da arrivare a Milano poco dopo mezzogiorno.   Quando però sulla città si stese quella coltre si smog di cui hanno parlato tutti i giornali, ci vennero i brividi, poi pensammo che, alla peggio, il gruppo sarebbe atterrato a Torino ( che è collegata a Milano da poco più di cento chilometri di una delle più belle autostrade d'Italia) e ci facemmo coraggio.   Coraggio che ci passò a poco a poco quando venimmo a sapere che su quella strada si era adagiata una montagna di latte gasoso, per traforare la quale i nostri amici musicisti impiegarono qualcosa come quattro ore!
Afflittissimi, anche perchè a Torino avevano perduto una parte dei loro bagagli (il tom tom di Roach, gli abiti da scena africani, della Lincoln, e altre cose) i nostri scritturati si precipitarono in teatro, dove fu rimediato un tom tom a tempo di primato, ma dove l'inettitudine di un tecnico dei suoni, fatturatoci in ragione di circa mille lire al chilo, mise a dura prova i nervi e le orecchie di tutti (musicisti, pubblico... e "organizzatori cretini") per una mezz'ora buona, durante la quale i suoi quattro microfoni fecero follie.
"Questa volta vi siete rovinati per sempre la reputazione", sentenziarono, dopo quell'infelice primo tempo del concerto pomeridiano, i miei due figli, che un imprevedibile complesso edipico aveva spinto, uno dopo l'altro, fra le quinte; e questo vi può dare l'idea della quantità di fiele che deve deglutire un poveraccio che oggi si metta in testa di organizzare un concerto jazz. [...]

Arrigo Polillo
(musica Jazz - febbraio 1964)

 

MUSICA JAZZ (febbraio)



Il mondo del jazz è stato colpito, nelle ultime settimane, da alcuni gravi lutti.   Nel giro di un paio di mesi soltanto, sono infatti scomparsi in circostanze più o meno drammatiche, alcuni personaggi notissimi e particolarmente cari agli appassionati: Dinah Washington, Bill Grauer, Jr. Luis Russell, e, infine, Jack Teagarden, al quale desideriamo dedicare, in segno di commosso omaggio, la nostra copertina.   Teagarden era uno dei più grandi musicisti bianchi che il jazz potesse vantare: era stato uno dei maestri indiscussi del trombone fin da quando era comparso a New York nel lontanissimo 1927.   Aveva 58 anni.


mercoledì 26 ottobre 2011

THE BEATLES - TWIST AND SHOUT/MISERY




lato a)
  • Twist and shout (medley russell)
lato b)
  • Misery (mccartney-lennon)


cover (PARLOPHON - QMSP 16352)
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PARLOPHON - QMSP 16352
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C'eravamo riservati di dare un giudizio sui "Beatles"


C'eravamo riservati di dare un giudizio sui "Beatles", il quartetto inglese che sta facendo impazzire i "teenagers" d'oltre Manica, non appena fosse apparso il 33 giri che racchiudesse il meglio della loro produzione.   Il microsolco è stato edito in questi giorni, sotto l'etichetta "Parlophone" dalla  "Carisch", con il titolo "The Beatles".   Sono quattordici pezzi, gran parte dei quali ormai famosi non soltanto in Inghilterra, [...].     Diciamo subito che a nostro parere le loro interpretazioni non hanno nulla di eccezionale dal punto di vista tecnico: è un quartetto formato di tre chitarre elettriche e di una batteria che, di quando in quando, aggiunge l'apporto delle singole voci al sottofondo orchestrale.   Tuttavia c'è in loro una scintilla di originalità che, aggiunta a una piena maturità d'esperienza nel campo degli effetti sonori, li mette in condizione di distinguersi dagli altri.   Il fenomeno dei "Beatles" è dunque, a nostro parere, sproporzionato alle cause, ma può essere giustificato quando si pensa che molti fattori estranei alla musica vera e propria influiscono sui giovani nelle loro preferenze.   La carica di simpatia (o di antipatia per altri, naturalmente) c'è.   Perciò questo microsolco ha un suo particolare interesse anche dal punto di vista del costume.

Hi.Fi.
(Radiocorriere TV - 15-21 marzo)

martedì 25 ottobre 2011

I "Beatles" sono un fenomeno del costume inglese



I "Beatles" sono un fenomeno del costume inglese.   Certamente molti telespettatori ne avranno vista la presentazione in TV-7: quattro strambi ragazzini dettano legge a centinaia di migliaia di giovanissimi inglesi che sembrano letteralmente impazziti per loro.   Ora anche in Italia sono usciti due dischi dei "Beatles" in 45 giri, editi dalla "Carisch".   Ad un primo ascolto abbiamo avuto una strana impressione: e cioè che essi non abbiano inventato nulla di nuovo, ma calchino piuttosto le orme di Peppino di Capri e dei suoi Rockers, soprattutto dal punto di vista dell'arrangiamento dei pezzi.   Riusciranno i "Beatles" a sfondare anche in Italia?   Non è facile dirlo, ma è certo che qualunque cosa accada, il loro successo discografico è assicurato anche da noi grazie agli echi britannici. [...]   Un giudizio più completo potremo darlo soltanto quando appariranno anche da noi i 33 giri: per ora possiamo dire che [...], riescono a fare della piacevole musica da ballo.

Hi.Fi.
(Radiocorriere TV - 26 gernnaio-1 febbraio)

sabato 22 ottobre 2011

NATALINO OTTO - BOSSA FIGGIEU/ARRIO




lato a)
  • Bossa figgieu (attenti ragazzi) (podestà-reverberi)


lato b)
  • Arrio (arrivo) (mereo-reverberi)


cover (telerecord - SP 639)
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telerecord - SP 6396
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venerdì 21 ottobre 2011

LA CITTADELLA (riduzione televisiva in sette puntate)


con: Alberto Lupo, Anna Maria Guarnieri, Augusto Mastrantoni, Lida Ferro, Eleonora Rossi Drago, Gabriele Antonini, Franco Volpi, Carlo Hintermann, Dario Dolci, Marcello Tusco, Luigi Pavese, Otello Toso, Aldo Silvani, Fosco Giachetti, Paolo Rosmino, Michele Malaspina, Laura Efrikian, Corrado Sonni, Ferruccio De Ceresa, Alessandro Sperlì, Manlio Busoni, Nando Gazzolo, Elsa Albani, Loretta Goggi, Lucio Rama, Luigi Casellato, Giotto Tempestini, Daniele Tedeschi, Serena Michelotti, Zoe Incrocci, Laura Gianoli, Guido Celano
Regia: Anton Giulio Majano

sceneggiato: dal 9 febbraio (programma nazionale)
soggetto: tratto dal romanzo di Archibald Joseph Cronin
sceneggiatura: Anton Giulio Majano
scenografia: Mario Grazzini
costumi: Elio Costanzi
musiche: Riz Ortolani
produzione: RAI



Da qualche settimana, ogni domenica, i "patiti" del romanzo sceneggiato, che sono la stragrande maggioranza dei telespettatori, attendono di conoscere che cosa succederà ad un loro caro amico, il dottor Andrew Manson, protagonista de La Cittadella di Cronin.   Non ci sarebbe da meravigliarsi se Alberto Lupo, interprete del giovane medico inglese, venisse fermato per la strada da qualcuno che vuol chiedergli come curare una ferita lacerocontusa o una forma di bronchite cronica.
A parte gli scherzi, è difficile misurare con esattezza la forza di suggestione che esercita sul pubblico un teleromanzo a puntate. [...]

Renzo Nissim
(Radiocorriere TV - 1-7 marzo)



Il successo di La Cittadella fu enorme.   Quando annunciarono l'ultima puntata ci fu una protesta di massa, tanto che Majano fu costretto a dividerla in due.   Un pò di materiale ce l'aveva, furono aggiunte soltanto un paio di scene in studio.   Ci furono anche delle incredibili proteste da parte degli esercenti delle sale cinematografiche, anche perchè il teleromanzo andava in onda la domenica sera.   [...] era la storia di un uomo che vince senza compromessi, lottando contro tutti.   La gente vi si identificava e lo identificava con me.   Una volta, avevo un appuntamento a Piazza del Popolo, da Rosati, sentii urlare da un autobus: "Dottor Manson, ti amo!"   E un settimanale ne fece un titolo.   Capitava anche che qualcuno mi chiedesse dei consigli medici.   Un giorno fui fermato a via del Tritone da una signora molto anziana, tutta piegata su se stessa ed evidentemente afflitta da artrite deformante.   Cacciò un urlo  e poi mi disse:  "Guarda, è il Signore che la manda a me, che fortuna, il dottor Manson!   Lei Sì che mi potrà guarire!"   Volevo dirle che non ero un medico, ma lei insisteva... così ebbi la poca accortezza di rispondere: "Non so cosa dirle, signora, prenda un pò di aspirina..."; allora lei cominciò a maledirmi: "Ecco, credevo che lei fosse diverso, ma voi medici siete tutti uguali!"   E se ne andò brontolando. [...]

Alberto Lupo
(Walter Veltroni - "Il sogno degli anni '60", a cura di Gregorio Paolini - Savelli Editori, 1981)



giovedì 20 ottobre 2011

I CAMPANINO - NON SEI MAI UGUALE/ CIN CIN



lato a)
  • Non sei mai uguale (meccia)


lato b)
  • Cin Cin (cheat cheat) (blackwell-pallavicini)


cover (gc - GC0106)
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gc - GC 0106
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locandina - SANDOK IL MACISTE DELLA GIUNGLA (italia)


con: Sean Flynn, Alessandra Panaro, Marie Versini, Mimmo Palmara, Arturo Dominici, Giacomo Rossi Stuart
Regia: Umberto Lenzi
genere: avventura
soggetto: Fulvio Gicca
sceneggiatura: Umberto Lenzi, Fulvio Gicca
fotografia: Angelo Lotti
musiche: George Garvarentz
montaggio: Jolanda Benvenuti
produzione: Filmes
distribuzione: Regionale
valutazione del CCC: Adulti (richiede la preparazione e la mentalità di un adulto)

mercoledì 19 ottobre 2011

RADIOCORRIERE TV (febbraio)


Si celebra quest'anno il quarto centenario della nasciat di William Shakespeare, ed all'avvenimento viene dedicata una serie di trasmissioni


Anche nei costumi della "Primula rossa" li avrete certo riconosciuti: i quattro Cetra ritornano alla TV con uno spettacolo intitolato "Biblioteca di Studio Uno".   Otto parodie musicali di libri famosi, con la partecipazione di una schiera di popolari attori di prosa e di rivista, e di noti cantanti.


Renata Mauro, cantante, attrice e "soubrette" tra le più popolari, ritorna alla televisione, al fianco di Arnoldo Foà, nel nuovo varietà  La comare.   Altri personaggi "fissi" dello spettacolo, Alida Chelli, Emilio Pericoli e Luigi Tenco; a ciascuna serata poi interverranno gli ormai tradizionali "ospiti d'onore".


Per l'eleganza, la raffinatezza, il tratto un pò sofisticato, l'hanno chiamata "La signora del cinema italiano".   Ora, Eleonora Rossi Drago compare alla televisione in una parte che le si attaglia a perfezione: quella di Frances Lawrence, una donna dell'alta società londinese che, se pur per poco, fa innamorare di sé Andrew Manson il protagonista del romanzo sceneggiato La Cittadella.

domenica 16 ottobre 2011

GIANNI FONDI - APPUNTAMENTO/PRENDO L'ELICOTTERO





lato a)
  • Appuntamento (fondi-manca-blonkstainer)


lato b)
  • Prendo l'elicottero (biagioni-manca-blonkstainer)



cover (Villahermosa - AM 128)
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Villahermosa - AM 128
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locandina - ERCOLE CONTRO I TIRANNI DI BABILONIA (italia)


con: Rock Stevens, Mario Petri, Helga Liné, Anna Maria Polani, Livio Lorenzon, Tullio Altamura
Regia: Domenico Paolella

genere: avventura
soggetto e sceneggiatura: Luciano Martino, Domenico Paolella
fotografia: Augusto Tiezzi
musiche: Angelo Francesco Lavagnino
montaggio: Jolanda Benvenuti
produzione: Fortunato Misiano
distribuzione: Romana
valutazione del CCC: per Adulti (richiede la preparazione e la mentalità di un adulto)

La scuola media per tutti

 
La scuola italiana è dunque arrivata alla grande svolta.   La legge 31 dicembre 1962, numero1859, che istituisce la nuova scuola media come scuola obbligatoria e gratuita, per "elevare il livello generale di educazione e d'istruzione di tutto il popolo, accrescendo le sue possibilità di partecipare e di contribuire ai valori della cultura e della civiltà", rappresenta una delle più radicali e profonde trasformazioni che l'ordinamento dei nostri studi abbia subito nel corso della sua storia. [...]
La scuola media unificata, che in base al decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'11 maggio 1963 ha cominciato a funzionare il 1° ottobre scorso , è destinata a sostituire, nel giro di un triennio, ogni tipo di scuola secondaria inferiore del vecchio ordinamento.   Sua funzione è quella di accogliere, nel delicato periodo che segna il passaggio dalla fanciullezza all'adolescenza, tutti i ragazzi italiani, senza distinzioni di ceto o condizione sociale: per concorrere ad assicurar loro [...], "un'educazione e un'istruzione aperte, tali cioè da potersi naturalmente sviluppare ed integrare in ordine a studi ulteriori e ad attività professionali".
Non per nulla, evidentemente, la portata di questa riforma è stata definita rivoluzionaria.   "ai fini di una società che favorisca in ciascuno il pieno sviluppo della propria personalità e che ne postuli, quindi, l'educazione integrale e l'inserimento nelle funzioni sociali della vita democratica - precisa la parte introduttiva del testo di legge - la scuola media si struttura come sostanzialmente unica e, in collaborazione con la famiglia, orientativa per tutti"; "si caratterizza in modo eminente, come scuola formativa". 
Innovatrice anche sul piano metodologico, la legge si astiene dal fornire ai docenti particolari istruzioni, per limitarsi ad alcune "indicazioni", prima fra tutte l'invito a "personalizzare" l'insegnamento; giacchè lo Stato, si assicura, altra metodologia educativa non ha, se non quella di "favorire la responsabile libertà degli insegnati in una inventiva didattica, che sia effettivamente rivolta a raggiungere le mète dell'istruzione di base".   Concedendo non solo ai docenti, ma agli stessi alunni la possibilità di scegliere liberamente le letture preferite; raccomandando di "far nascere la regola dal testo", anzichè adottare, come si è fatto sino ad oggi, il procedimento inverso; limitando le prove di memoria, e rifiutando lo sterile nozionismo su cui appariva fondato per tanta parte l'insegnamento tradizionale del passato, i programmi della nuova scuola media si mostrano coerentemente ispirati a quei principi di attivismo, che la moderna pedagogia considera i più adatti a soddisfare le naturali esigenze dei giovani, a sviluppare gli interessi, a stimolarne le capacità, a metterne in luce inclinazioni ed attitudini.

Tagliando il nodo delle lunghe, appassionate polemiche tra sostenitori ed avversari dello studio del latino, i legislatori hanno adottato una soluzione di carattere intermedio: nella seconda classe, l'insegnamento dell'italiano viene integrato con prime, elementari conoscenze di latino, che consentano di dare a tutti gli alunni un'idea delle affinità e differenze fra le due lingue; nella terza classe, il latino diventa materia facoltativa autonoma, le cui lezioni saranno riservate ai ragazzi che intendano poi accedere al liceo classico.
 L'insegnamento dell'italiano si fonda, secondo i nuovi programmi, sulla lettura.   "È lasciata all'insegante eguale possibilità di scelta fra scrittori dell'antichità classica, o stranieri in buone traduzioni, e scrittori italiani, in modo che la ricerca dei valori artistici, culturali ed educativi si estenda in una più ampia area umana".    Nessuna indicazione normativa, dunque: i docenti potranno scegliere l'Iliade come la Chanson de Roland, la Divina Commedia come il Don Chisciotte.   Oltre a questi testi, gli scolari dovranno leggere, nel secondo e nel terzo anno della 'media', un'opera narrativa moderna.

Rivoluzionato è lo studio della grammatica e della sintassi: in luogo di apprendere le regole sistematicamente, com'è avvenuto finora, gli alunni vengono aiutati a scoprirle col metodo induttivo, attraverso la lettura dei testi.   Analoghi criteri sovrintendono alle composizioni scritte, che si raccomanda siano ispirate dalla vita quotidiana dei ragazzi, escludendosi invece i riassunti e le analisi estetiche.   Anche per lo studio delle lingue straniere, che diventa obbligatorio fin dalla prima classe, si caldeggia il metodo induttivo.   L'insegnamento dell'inglese o del francese, del tedesco o dello spagnolo assume un carattere eminentemente pratico, volto al fine di consentire anche agli alunni che lascino la scuola a quattordici anni di comprendere la lingua studiata e di usarla direttamente, almeno per le esigenze della vita di tutti i giorni.   Lo studio della storia, che segue il cammino delle varie civiltà, dalle origini ai giorni nostri, secondo la ripartizione tradizionale, viene integrato da elementi di educazione civica, con particolare riferimento ai principi della Costituzione italiana.   Dal mondo più prossimo a quello più lontano - è il criterio cui si uniforma l'insegnamento della geografia: si comincia con lo studiare la regione in cui si vive, per passare negli anni successivi all'Italia, all'Europa, agli altri continenti.

Dall'astratto al concreto - è, analogamente, il criterio cui la nuova scuola media intende improntare lo studio della matematica, al quale ora si affianca quello di una materia inedita: osservazioni ed elementi di storia naturale, destinati ad "educare gli allievi all'osservazione, alla riflessione ed alla sperimentazione dei fatti e dei fenomeni".   L'educazione artistica, che si sostituisce al disegno, lascia all'insegnante la massima libertà circa la scelta dei soggetti e dei mezzi espressivi.   La massima libertà è prevista pure nel campo dell'educazione musicale e in quello delle applicazioni tecniche: due materie che il nuovo  ordinamento rende obbligatorie nel primo anno, facoltative negli altri.   La licenza media pone i giovani di fronte alla prima, grande scelta della loro esistenza.   Quanti decideranno di proseguire gli studi potranno optare per sedici tipi di scuole secondarie superiori (dalla scuola media ora si accede anche al conservatorio e al liceo musicale).   Per entrare al  ginnasio-liceo classico - che rimane l'unica scuola dalla quale si possa avviarsi a tutte le facoltà universitarie, compresa quella di lettere e filosofia - occorrerà superare un esame integrativo di latino, qualora lo studio del latino non sia già stato scelto come materia facoltativa nella scuola media.   Senza esami supplementari si potrà invece entrare al liceo scientifico, al liceo artistico, all'istituto magistrale, agli istituti tecnici (agrario, commerciale e per geometri, industriale, nautico, femminile), agli istituti professionali (per l'industria e l'artigianato, per il commercio e alberghiero, femminile, per l'agricoltura), agli istituti e scuole d'arte.
La maturità scientifica apre le porte di tutte  le facoltà universitarie, esclusa quella di lettere e filosofia (per la quale è indispensabile, come s'è detto, la maturità classica), ma compresa quella di giurisprudenza.   La maturità artistica può condurre alla facoltà di architettura come all'accademia di belle arti.   Il diploma magistrale consente di entrare al magistero, alla facoltà di lingue e letterature straniere o all'istituto superiore di educazione fisica. 
Eccettuato l'istituto tecnico femminile, dal quale si può accedere solo alla facoltà di lingue straniere o all'istituto superiore di educazione fisica, tutti gli istituti tecnici danno ormai praticamente il diritto di proseguire gli studi nelle facoltà di economia e commercio, scienze statistiche e attuariali, lingue straniere, istituto navale, istituto di educazione fisica.   Con i diplomi dell'istituto tecnico agrario, di quello industriale e di quello per geometri si può inoltre accedere alle facoltà di chimica industriale e di scienze matematiche, fisiche e naturali.   Dall'istituto tecnico agrario e per geometri, infine, si può proseguire per la facoltà di agraria; dagli istituti tecnici per geometri, nautici e industriali, per la facoltà d'ingegneria.
Il corso di studi più lungo rimane quello che conduce alla laurea in medicina: dopo i tre anni della scuola media e i cinque del liceo classico o scientifico, occorre affrontare sei anni di università.   Seguono gli studi d'ingegneria, architettura e chimica industriale, per i quali sono necessari cinque anni di università.   Quadriennale resta la durata dei corsi delle altre facoltà universitarie.
L'importanza  dello sforzo compiuto dai legislatori per rionnovare struttura e metodi della scuola media, nel momento in cui se ne spalancano le porte a tutti i ragazzi fra gli undici e i quattordici anni, e per adeguare alle mutate esigenze dei tempi l'ordinamento degli studi superiori, traspare chiaramente anche da questi rapidi cenni.   Ai docenti resta affidato il compito di rendere feconde e operanti, con l'insostituibile apporto delle loro cultura e competenza, le riforme ora varate; ai giovani va l'augurio che la nuova scuola possa sempre meglio prepararli alla vita, farli consapevoli del loro avvenire.
("annuario enciclopedico 1964", Zanichelli editore 1963)


NICOLA ARIGLIANO - CANTATUTTO






Lato a)
  1. Il cuore a S. Francisco (I left my heart in S. Francisco) (cory-biri-pallavicini)
  2. Marilù Marilù (di ceglie-deani)
  3. Più vicino (de ponti- calabrese)
  4. Mea culpa (è colpa mia) (don't go) (carrel-mogol)
  5. Scalinatella (cioffi-bonagura)
  6. Maramao (consiglio-panzeri)


Lato b)
  1. 20 km al giorno (massera-mogol)
  2. Non importa quando (zambrini-calabrese)
  3. Geraldine (mattozzi-palomba)
  4. Tutto va bene (pisano-amurri-faele)
  5. I remember l'ammore (bertola-lossa-calabrese)
  6. Georgine - Georgette (just for tonight) (mercer-carmichael-mogol)



cover (COLUMBIA - 33QPX 8055)
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COLUMBIA - 33QPX 8055)
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TEATRO DI EDUARDO

Con una nuova serie di otto commedie
EDUARDO TORNA SUL VIDEO



Con l'anno nuovo il teatro di Eduardo De Filippo torna sui teleschermi a rinnovare l'interesse suscitato due anni fa dalla prima serie - composta da otto commedie - che si proponeva di offrire al pubblico della televisione un soddisfacente panorama dell'arte del nostro grande autore e attore.
Con questa nuova serie di otto serate il panorama diventa completo. [...]
Anche questa volta la scelta è stata effettuata seguendo un preciso ordine cronologico.   L'arco ricoperto va dal 1932 al 1960, inizia cioè con un lavoro che segna uno dei maggiori successi della compagnia dei tre fratelli De Filippo e termina con la commedia ultima scritta e interpretata da Eduardo. [...]

Andrea Camilleri
("Radiocorriere TV" - 12-18 gennaio)




lunedi 13 gennaio
CHI È PIÚ FELICE DI ME (1932)
due atti di Eduardo De Filippo
con: Eduardo De Filippo, Valeria Moricone, Pietro Carloni, Gennaro Palumbo, Carlo Lima, Enzo Cannavale, Antonio Casagrande, Nina Da Padova,Ugo D'Alessio, Filippo De Pasquale, Salvatore Gioielli, Anna Valter
musiche: Romolo Grano
scene: Mario Grazzini
costumi: Maria Teresa Stella
Regia: Eduardo De Filippo



lunedi 20 gennaio
L'ABITO NUOVO (1937)
tre atti di Luigi Pirandello ed Eduardo De Filippo

con: Eduardo De Filippo, Mario Pisu,Carlo Lima, Antonio Casagrande, Ugo D'alessio, Gennarino Palumbo, Didi Perego, Hilde Renzi, Rino Gioielli, Anna Valter, Sara Pucci, Lilli Tirinnanzi, Italia Marchesini, Nico Da Zara, Armida De Pasquali, Nilde D'Alessio, Tania Schmitz, Enzo Petito, Pietro Carloni, Michele Faccione
scene: Emilio Voglino
costumi: Maria Teresa Stella
Regia: Eduardo De Filippo



mercoledi 5 febbraio
NON TI PAGO (1940)
tre atti di Eduardo De Filippo

con: Eduardo De Filippo, Luisa Conte, Hilde Renzi, Ugo D'alessio, Carlo Lima, Enzo Cannavale, Salvatore Gioielli, Elena Tilema, Sara Pucci,Pietro Carloni, Nina Da Padova
scene: Mario Grazzini
costumi: Marilù Alianello
Regia: Eduardo De Filippo



mercoledi 19 febbraio
LA GRANDE MAGIA (1949)
tre atti di Eduardo De Filippo

con: Eduardo De Filippo, Giancarlo Sbragia, Antonio Casagrande, Gennaro Palumbo, Enzo Cannavale, Luisa Conte, Nana Da Padova, Hilde Renzi, Elena Tilena, Luisa Rossi, Pietro Carloni, Ugo D'Alessio, Lina Mattera, Lando Buzzanca, Rino Genovese, Carlo Lima, Evole Gargano, Salvatore Gioielli
scene: Maurizio Mammì
costumi: Maria Teresa Stella
Regia: Eduardo De Filippo



mercoledi 4 marzo (annullato)
mercoledi 18 marzo
LA PAURA n. 1 (1950)
tre atti di Eduardo De Filippo

con: Eduardo De Filippo, Carlo Giuffrè, Luisa Conte, Maria Teresa Lauri, Carla Comoschi, Maria D'Ayala, Orazio Orlando, Lyda Ferro, Glauco Onorato, Nico Da Zara, Pietro Carloni, Filippo De Pasquale, Carlo Pennetti, Anna Valter, Antonio Ercolano, Evole Gragano, Clara Bindi, Lando Buzzanca.
scene: Emilio Voglino
costumi: Maria Teresa Stella
Regia: Eduardo De Filippo




mercoledi 1 aprile
BENE MIO CORE MIO (1955)
tre atti di Eduardo De Filippo

con: Eduardo De Filippo, Carlo Giuffré, Pietro Carlo, Glauco Onorato, Filippo De Pasquale, Massimo Ungaretti, Michele Faccione, Anna Miserocchi, Vera Nandi, Pietro Carloni,  Antonio Ercolano, Enzo Cannavale,
scene: Emilio Voglino
costumi: Maria Teresa Stella
Regia: Eduardo De Filippo.




mercoledi 15 aprile
MIA FAMIGLIA (1955)
tre atti di Eduardo De Filippo

con: Eduardo De Filippo, Antonio Casagrande, Orazio Orlando, Marinella Gennuso, Glauco Onorato, Lilly Tirinnanzi, Ugo D'Alessio, Luisa Conte, Filippo De Pasquale, Nina De Padova, Hilde Renzi, Anna Valter, Carlo Reali, Pietro Carloni, Evole Gargano
scene: Mario Grazzini
costumi: Anna Ajò
Regia: Eduardo De Filippo




mercoledi 29 aprile
IL SINDACO DEL RIONE SANITÀ (1960)
tre atti di Eduardo De Filippo

con: Eduardo De Filippo, Gennarino Palumbo, Enzo Cannavale, Antonio Casagrande, Pietro Carloni, Nina De Padova, Anna Fiorante, Salvatore Gioielli, Carlo Lima, Antonio Ercolano, Ugo D'Alessio, Franco Camera, Luisa Conte, Vittorio Artesi, Hilde Renzi, Nino Di Napoli, Anna Valter, Filippo De Pasquale, Nico Faccione, Evole Gargano
scene: Mario Grazzini
costumi: Marilù Alianello
Regia: Eduardo De Filippo


sabato 15 ottobre 2011

CAROL CONNORS - NEVER/ANGEL,MY ANGEL




lato a)
  • Never (leidon)

lato b)
  • Angel, my angel (barri,levine)


cover (Capitol - F 5152)
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Capitol - F 5152
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locandina - ERCOLE CONTRO ROMA (italia)


con: Alan Steel, Daniele Vargas, Wandisa Guida, Livio Lorenzon, Andrea Aureli, Mimmo Palmara
Regia : Piero Pierotti

genere: avventura
soggetto: Arpad De Riso
sceneggiatura: Arpad De Riso
fotografia: Augusto Tiezzi
musiche: Francesco Lavagnino
montaggio: Jolanda Benvenuti
produzione e distribuzione: Romana
valutazione del CCC: per Adulti (richiede la preparazione e la mentalità di un adulto)





giovedì 13 ottobre 2011

NARCISO PARIGI - STORNELLI E BALLATE (folklore dell' 800)



Sono lieto di tornare al Vostro ascolto con il presente microsolco.   Le canzoni in esso contenute, portate di nuovo in vita dopo oltre un secolo, mi sono doppiamente care perchè, oltre ad appartenere ad un genere che mi è vicino in modo particolare, mi sono costate lunghe ed appassionate ricerche.   Molti di questi motivi sono tramandati in Toscana di generazione in generazione, ma con il passare degli anni il ricordo va sempre più sbiadendosi e gli antichi motivi, sopraffatti dalle numerose tendenze loro succedute, vanno estinguendosi.   Per questo ho pensato di raccogliere i canti più rappresentativi dell' 800 toscano in un  unico disco al cui ascolto potranno rivolgersi tutti coloro che amano il nostro folklore popolare.
Sia i testi quanto le orchestrazioni sono stati riveduti e curati in maniera particolare per presentarli in una veste più consona al nostro tempo, senza però niente togliere al loro primitivo colore. [...]


Narciso Parigi
"back-cover" del disco


Lato a)
  1. La vendemmia (trescone)
  2. Cincirinella (p.d.)
  3. L'addio del Giusti (p.d.)
  4. Il vecchio sergente (p.d.)
  5. Lupinaio (p.d.)
  6. Gira e frulla (p.d.)
  7. Mia bella Annina (p.d.)

Lato b)
  1. Maggiolata antica (p.d.)
  2. La biritullera (p.d.)
  3. Stornelli mugellani (p.d.)
  4. Trifoglio bello (p.d.)
  5. Santina e Augusto (p.d.)
  6. Catene d'amore (p.d.)
  7. Stornello a vanvera (p.d.)



cover (Pathé - 33MTX 120)
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Pathé - 33MTX 120)
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LA NUOVA FERRARI "330 G.T."



Il 9 gennaio, in occasione della consueta riunione annuale, Ferrari presenterà la sua nuova Gran Turismo, la "330 G.T." che sostituirà la "250 G T" nella versione coupé 2 + 2.
La vettura manterrà la fisionomia classica della G.T. di questa Casa, e cioè motore a 12 cilindri a V (60°) sistemato anteriormente, cambio a 4 rapporti + overdrive e freni a disco, telaio a struttura tubolare.
La cilindrata del motore è passata dai 3 litri della "250 GT" a 4 litri (esattamente 3967 cc:, per cui identificandosi questa cilindrata con quella della "400 Superamerica" e della 4 litri Sport "330 P" si può dedurre che l'alesaggio vale 77 mm. e la corsa 71 mm.) sviluppante una potenza massima di 300 CV.
A proposito della cilindrata, essendo questa identica a quella dell'attuale "Superamerica", ci pare logico supporre che tale macchina subirà un incremento di cilindrata per differenziarsi dalla nuova "330".
La carrozzeria, sempre disegnata e costruita da Pininfarina, è del tipo berlinetta 2 + 2 (qui però l'abitabilità al sedile posteriore dovrebbe essere maggiore del modello precedente); la sua linea è più moderna ed è caratterizzata al frontale dalla doppia fanaleria con proiettori di diametro diverso.
La Ferrari "330 G.T." potrà raggiungere una velocità massima di 250 Km/h.

"QUATTRORUOTE", gennaio1964

mercoledì 12 ottobre 2011

QUATTRORUOTE (gennaio)



Il Mercato Dell'Automobile


L'annata automobilistica 1963 si è appena conclusa e non è facile commentare gli aspetti salienti, sia per la inevitabile scarsa tempestività delle informazioni statistiche, sia per l'intervento, ancora in atto, di fattori di mercato che non autorizzano conclusioni affrettate.   Non è stato l'anno delle sorprese, almeno per l'osservatore attento che, già alla chiusura del 1962, era stato in grado di prevedere, a grandi linee l'andamento del nostro mercato automobilistico con riguardo ai prezzi (quasi stazionari per le auto italiane), e alla penetrazione (sempre più intensa) della industria straniera.
Circa il primo di questi indici, già si è detto in passato a più riprese.   L'automobile, mano a mano che diveniva in Italia, negli anni passati, bene di grande diffusione, era offerta a prezzi calanti, in quanto le richieste, stimolando una produzione di massa, consentivano ribassi.   Oltre certi limiti, la produzione può ancora aumentare, ma i prezzi si fermano, ed acquistano anzi una notevole sensibilità a numerosi fattori, da quelli del mercato del lavoro a quelli delle materie prime, dalle vicende finanziarie di ogni singola Casa costruttrice ai movimenti import-export della stessa, tutti comunque legati fra loro.   L'industria nazionale ha dovuto affrontare, nel 1963, molti ostacoli ed è riuscita a contenere in termini sopportabili la spinta al rialzo verificatasi in tutti i settori merceologici.
Il secondo punto riguarda la sempre più prepotente e insidiosa offensiva dei costruttori stranieri sul mercato automobilistico italiano.   Non è difficile identificare le cause prime di questo fenomeno: l'insufficiente quantità della produzione nazionale e il fatto che il nostro utente è stato per molti anni senza avere possibilità di scelta.   Ora, a parte la clientela che vuole "provare" il nuovo, migliore o peggiore che sia rispetto al "vecchio", particolare importanza ha avuto il tempo di consegna delle vetture: per quelle italiane, era dell'ordine di settimane o addirittura di mesi fino a non molto tempo fa.   La pronta consegna è spesso uno degli elementi più convincenti.   Attualmente anche le nostre auto sono quasi tutte acquistabili con tempi di consegna brevissimi, ma intanto l'orientamento di molti è avvenuto, e per i nostri costruttori si tratta ora non solo di richiamare gli automobilisti nuovi, ma di procedere anche ad un'opera di recupero di quelli che hanno preferito un'auto straniera.   Quanto ai modelli più popolari delle varie Case europee, e alle loro prestazioni, al loro costo di esercizio, al loro deprezzamento nel tempo, il tutto confrontato con quelli degli analoghi modelli itasliani, il discorso può diventare polemico.
L'utente, vero protagonista di un mercato ormai quasi completamente libero, è il giudice più espertoe più sereno, e ci fornirà presto nuovi elementi di giudizio.







sabato 8 ottobre 2011

NANNI SVAMPA - SI PUÒ MORIRE/IL MIO FUNERALE






lato a)
  •  Si può morire (svampa)


lato b)
  • Il mio funerale (borella-di matteo)





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durium - CNA 9141
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pubblicità - HAG (caffè decaffeinizzato)

Il Viaggio dei Viaggi




Mi tirò per la manica.   Era una giovane araba con le labbra striate dal freddo, gli occhi lustri come di febbre.   "Ora camminerà sull'acqua?", chiese.
 Da giorni sentivamo solo parole gonfie, difficili.   Quando si dilatano troppo, le parole diventano fuochi d'artificio: tuonano, ricolmano il cielo; ma appena scompaiono, ci restituiscono la misura del silenzio, la fatica dell'intelligenza che non ha più suggestioni.
Avevamo aspettato il Papa e creduto di sapere già tutto, perfino al di là dell'inevitabile retorica: quali significati sarebbero stati attribuiti al suo viaggio: che sottili mutamenti nella struttura della Chiesa potevano verificarsi dopo un fatto così straordinario: su che delicato disegno sarebbe apparso possibile costruire un giorno l'ordito e la trama di una riunificazione pancristiana.
Conoscevamo le sue parole: sarà un viaggio di preghiera.   Sapevamo che gli "infedeli" serrati dentro questi confini senza pace lo attendevano quasi come un mediatore.   Quel che non potevamo immaginare è che una donna ci avrebbe chiesto: "Ora camminerà sull'acqua?".
[...]

 

PAOLO VI IN TERRASANTA (4-6 gennaio 1964)




Questa sintesi sonora del Pellegrinaggio Apostolico di Paolo VI in Terrasanta è stata realizzata dalla redazione radiocronache del Giornale Radio.
Per mantenere viva ed immutata la suggestione dei momenti in cui si è svolto il grande avvenimento, sono state utilizzate le registrazioni dei servizi irradiati direttamente attraverso i ponti radio; Queste registrazioni conservano quindi tutte le qualità e le imperfezioni proprie a tal genere di trasmissioni.

dalla cover del disco





cover (RAI - CTF 5699-5700)
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RAI - CTF 5699-5700
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Radio e TV lungo l'itineraio del Papa




Questa volta, la Radiotelevisione italiana ha il compito di far partecipare direttamente o attraverso le organizzazioni sorelle, il pubblico di tutto il mondo a un fatto senza precedenti: il primo viaggio di un Papa in Terra Santa, il primo ritorno, dai tempi di San Pietro, di un Pontefice, da Roma alla culla della Chiesa cristiana, ai luoghi dove il Suo Fondatore nacque, annunciò la buona novella e morì di supplizio per la salvezza degli uomini.
Di tale pellegrinaggio, unico nella storia, Radio e TV hanno il compito di scrivere la cronaca con i suoni e con le immagini.
Per realizzare questo servizio assolutamente eccezionale, si sono incontrate difficoltà di ogni genere, anch'esse senza precedenti nella storia dei mezzi televisivi.   Basti accennarne qualcuna.   Basti dire - per esempio -  che l'avvenimento si svolge in un altro continente, a 2300 chilometri di distanza, in una zona  del tutto priva di qualsiasi attrezzatura televisiva, nella quale sono impossibili i collegamenti diretti "video" con l'Europa e sono molto difficili anche i collegamenti "audio".   Basti pensare, infine, che le località dove si svolge l'avvenimento si trovano ai due lati di una delle più difficili frontiere del mondo, in una delle zone politicamente più delicate e tormentate.
[...]