mercoledì 12 ottobre 2011

QUATTRORUOTE (gennaio)



Il Mercato Dell'Automobile


L'annata automobilistica 1963 si è appena conclusa e non è facile commentare gli aspetti salienti, sia per la inevitabile scarsa tempestività delle informazioni statistiche, sia per l'intervento, ancora in atto, di fattori di mercato che non autorizzano conclusioni affrettate.   Non è stato l'anno delle sorprese, almeno per l'osservatore attento che, già alla chiusura del 1962, era stato in grado di prevedere, a grandi linee l'andamento del nostro mercato automobilistico con riguardo ai prezzi (quasi stazionari per le auto italiane), e alla penetrazione (sempre più intensa) della industria straniera.
Circa il primo di questi indici, già si è detto in passato a più riprese.   L'automobile, mano a mano che diveniva in Italia, negli anni passati, bene di grande diffusione, era offerta a prezzi calanti, in quanto le richieste, stimolando una produzione di massa, consentivano ribassi.   Oltre certi limiti, la produzione può ancora aumentare, ma i prezzi si fermano, ed acquistano anzi una notevole sensibilità a numerosi fattori, da quelli del mercato del lavoro a quelli delle materie prime, dalle vicende finanziarie di ogni singola Casa costruttrice ai movimenti import-export della stessa, tutti comunque legati fra loro.   L'industria nazionale ha dovuto affrontare, nel 1963, molti ostacoli ed è riuscita a contenere in termini sopportabili la spinta al rialzo verificatasi in tutti i settori merceologici.
Il secondo punto riguarda la sempre più prepotente e insidiosa offensiva dei costruttori stranieri sul mercato automobilistico italiano.   Non è difficile identificare le cause prime di questo fenomeno: l'insufficiente quantità della produzione nazionale e il fatto che il nostro utente è stato per molti anni senza avere possibilità di scelta.   Ora, a parte la clientela che vuole "provare" il nuovo, migliore o peggiore che sia rispetto al "vecchio", particolare importanza ha avuto il tempo di consegna delle vetture: per quelle italiane, era dell'ordine di settimane o addirittura di mesi fino a non molto tempo fa.   La pronta consegna è spesso uno degli elementi più convincenti.   Attualmente anche le nostre auto sono quasi tutte acquistabili con tempi di consegna brevissimi, ma intanto l'orientamento di molti è avvenuto, e per i nostri costruttori si tratta ora non solo di richiamare gli automobilisti nuovi, ma di procedere anche ad un'opera di recupero di quelli che hanno preferito un'auto straniera.   Quanto ai modelli più popolari delle varie Case europee, e alle loro prestazioni, al loro costo di esercizio, al loro deprezzamento nel tempo, il tutto confrontato con quelli degli analoghi modelli itasliani, il discorso può diventare polemico.
L'utente, vero protagonista di un mercato ormai quasi completamente libero, è il giudice più espertoe più sereno, e ci fornirà presto nuovi elementi di giudizio.







Nessun commento:

Posta un commento