giovedì 27 settembre 2012

Cantagiro - Lo spettacolo migliore

 
Gino Paoli, Lucio Dalla

Lo spettacolo migliore del Cantagiro non è quello che la televisione riprende dai teatri, ma quello, pittoresco, movimentato e imprevedibile offerto dalla carovana lungo la strada.   Se la televisione fosse piu' sensibile alla cronaca dovrebbe collegarsi, in ripresa diretta, lungo le strade o agli arrivi di tappa, come fa col Giro d'Italia, per mostrare al pubblico gli aspetti piu' palpitanti e tipici di questa gara.   È un fascino sottile, quello del Cantagiro: un misto di competizione sportiva, di divismo, di sagra propiziatoria dei 45 giri estivi.   Qualcuno, come Gino Paoli, parla di "mal di Cantagiro".   "Lo scorso anno", dice, "giurai che non sarei piu' tornato.   Al termine avevo i nervi a pezzi.   È troppo faticoso, troppo duro, pensavo.   Invece eccomi qui di nuovo, nonostante il caldo e le tappe non certo riposanti".
Il Cantagiro che non si vede in TV comincia la mattina molto presto.   Alle sette i cantanti sono già rasati, le donne pettinate alla meglio; alle sette e mezzo colazione in camera d'albergo; alle otto, di solito, si è già per strada e non c'è piu' tregua fino alle cinque del pomeriggio.   Una macchina della polizia stradale con l'antenna radio e il fanale azzurro sul tetto apre la carovana.   È la prima auto del Cantagiro che dopo ore di attesa sotto il sole, viene avvistata dai "fans" della canzone sparsi ai bordi delle strade.   Per emozione o per errore, capita a volte che qualcuno si precipiti a chiedere un autografo persino ai suoi occupanti, gli ignari militi della stradale.   In coda viaggiano i motociclisti, freschi e riposati nonostante i caschi, gli stivaloni di cuoio, la divisa grigioverde. [...]
Nessuno potrà dire che il Cantagiro sia una manifestazione di tutto riposo.   Macina centinaia di chilometri al giorno, con una media che resta sui cinquanta orari, anche nelle stradette di campagna.   Prima di concludersi nello "Studio A" di Fiuggi, sabato 11 luglio, avrà percorso un totale di 3042 chilometri, con tappe spesso massacranti (la piu' lunga è la Venezia-Comerio, di 365 chilometri; la piu' corta, la Pescara-Fermo, di 86); avrà toccato quindici regioni, millenovecento centri abitati; avrà consumato oltre sessantamila litri di benzina, dato sedici spettacoli nelle piazze o negli stadi di fronte a un pubblico che oscilla ai cinquemila ai venticinquemila spettatori; conosciuto una folla, lungo le strade, valutabile in quattro milioni di persone. [...]

Rodolfo d'Intino
("TV Sorrisi e Canzoni" - 5 luglio 1964)



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