domenica 23 settembre 2012

Cantagiro - Un "Uovo fresco" mette in crisi l'organizzazione

 


Può un uovo mettere in crisi un'organizzazione?   Non dovrebbe, evidentemente.   Eppure è accaduto al Cantagiro: un semplice, fragile ovetto fresco ha gettato lo scompiglio nello "staff" dell'organizzatore Ezio Radaelli, ha creato un clima di suspense da film giallo-comico.   L'episodio, che ha un andamento un pò assurdo, da commedia paradossale alla Ionesco, si è svolto così.   La sigla del Cantagiro, quest'anno, è chiaramente pubblicitaria; si intitola L'uovo fresco e tesse, a tempo di surf, le lodi del tuorlo e della chiara.   Quando i funzionari della TV lo sentono ad Ancona, il pomeriggio prima della partenza, dicono subito che quella canzone può andare benissimo per un "carosello", ma non per il loro collegamento.   La TV non si presterà mai ad una così scoperta e gratuita pubblicità.
Gli organizzatori del Cantagiro spiegano allora che non si tratta di un comunicato commerciale, ma di una citazione cha ha tutti i crismi dell'ufficialità, essendo voluta personalmente dal ministro dell'Agricoltura, Ferrari Aggradi, appunto per potenziare in Italia il consumo dell'uovo.   Una sigla anticongiunturale, quindi.
Un funzionario modello, in questi casi, non prende iniziative personali: ed è quello che puntualmente è stato fatto.   Per non avere grane, il responsabile della TV ad Ancona telefona alla Direzione generale per sentire l'opinione di Ettore Bernabei.   L'uovo rimbalza così da Ancona sui tavoli di via del Babuino, riportando le prime ammaccature.   Il direttore generale dell'ente televisivo non è al corrente dei fatti: condiziona la messa in onda dell'uovo  al parere favorevole dello stesso ministro.   Mentre ad Ancona si attende la grande decisione, Bernabei telefona alla segreteria dell'onorevole Aggradi.   È il tardo pomeriggio di venerdi 26 giugno; risponde una segretaria dalla voce emozionata: "Sua eccellenza non è in ufficio", dice, "il governo è caduto da cinque minuti".   Si giunge così all'ora della trasmissione, senza che a Roma abbiano risolto il problema dell'uovo.   Ora il regista dovrà decidere.
Mentre le luci rosse delle telecamere stanno per iniziare la loro vorticosa danza al ritmo di "un, due, tre", il regista Stefano Canzio annuncia agli organizzatori del Cantagiro che la sigla dell'uovo sarà registrata (tanto a tagliarla, in caso di ripensamenti o di veti, c'è sempre tempo).   Il vantaggio delle trasmissioni differite ha così una nuova conferma. [...]

Rodolfo d'Intino
("Sorrisi e Canzoni TV" - 5 luglio 1964)

 

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