domenica 11 agosto 2013

Le "pagelle d'oro" dei nostri bravi ragazzi

 
 
Nel giudicare la gioventù, molto spesso ci si abbandona ad un pessimismo ingiustificato.   Le cause sono diverse: i giovani, da che mondo è mondo, sono stati il simbolo della scapigliatura, dell'anticonformismo, della ribellione.   I loro atteggiamenti sono estremi, esagerati e gli anziani sono spinti a ravvisare in essi soltanto i lati negativi.   Il giudizio, in secondo luogo, si basa soprattutto sulle manifestazioni esteriori, appariscenti della gioventù più scalmanata e superficiale: i ragazzetti che si accapigliano nei teatri per seguire le contorsioni di cantanti zazzeruti (tipo Beatles, per intenderci), le giovinette che copiano Brigitte Bardot e aspirano soltanto a diventare attrici, i supertifosi del calcio che hanno come unica ambizione quella di ripetere le "gesta" dei loro beniamini, diventano così il modello assoluto di una generazione che si immagina priva di ideali.   La generalizzazione non potrebbe essere più inesatta.   Dietro i mille, duemila, diecimila elementi turbolenti, cammina la schiera molto più numerosa di ragazzi e ragazze, modesti, silenziosi, dediti al lavoro e allo studio.   L'iniziativa della "Domenica del Corriere" di dedicare alcune pagine agli studenti più bravi d'Italia ne è una conferma. [....]
 
("Domenica del Corriere" - 9 agosto 1964)

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