Quando, nel novembre del 1962, il producer Nanni Ricordi presentò, prima alla stampa e poi al pubblico, la prima incisione discografica di Michele, con le canzoni Ma se tu vorrai e Piango, ben pochi, nonostante fossero rimasti favorevolmente impressionati dalla personalità del nuovo cantante, avrebbero immaginato che di lì a pochi mesi Michele si sarebbe trovato prima a contendere e poi a dividere la popolarità ed il successo con i più celebri big della musica leggera italiana. L'affermazione di Michele ebbe inizio nell'estate del 1963, con la sua partecipazione, nel girone "B" riservato agli esordienti, al Cantagiro, la manifestazione canora a tappe attraverso l'Italia organizzata da Ezio Radaelli. Nel corso del Cantagiro Michele si aggiudicò, con largo margine di voti, tutte le vittorie di "tappa" e quindi, a Fiuggi, stravinse la "finalissima". Con il Cantagiro ebbe anche inizio per Michele la sua collaborazione con la RCA, avendo Nanni Ricordi, infatti, legato con un contratto il suo pupillo alla grande casa discografica italiana.
Il primo disco di Michele, edito dalla RCA, con le canzoni Se mi vuoi lasciare e Cosa vuoi da me, ebbe un successo superiore ad ogni ottimistica previsione, conquistando il primo posto nelle classifiche di vendita discografica e mantenendolo per circa tre mesi.
Questo successo immediato e totale, che in Italia ha ben pochi precedenti, ha indotto la RCA a pubblicare questo long-playing, contenente, oltre alle quattro canzoni già incise da Michele, una serie di nuove canzoni, tra le quali Ridi e Ma neanche per idea, che permetteranno alla schiera di fans del giovane cantante di scoprire ed apprezzare la duttilità interpretativa del loro beniamino.
Il "fenomeno" Michele, che di fenomeno indiscutibilmente si tratta, è un personaggio nuovo della canzone, diverso dall'abituale clichè del giovane "arrabbiato" stravagante e anticonformista divenuto una prerogativa dell'ultima generazione. Michele, infatti, è un ragazzo tranquillo, modesto, timido e riservato. Il suo modo di vestire è sobrio, come contenuto è il suo modo di gestire, sia nel corso di una conversazione tra amici, sia durante l'interpretazione di una canzone.
Michele Maisano, come nella realtà si chiama il cantante, appartiene ad una famiglia di tradizioni borghesi. Suo padre, Francesco, è un ex pilota d'aviazione, attualmente proprietario di un'oreficeria a Genova Sestri, dove Michele abita fin dai primi mesi di vita dopo essere venuto alla luce, nel 1944, in un paesino dell'entroterra ligure, dove sua madre, Velia, una ex soprano, era sfollata per sfuggire ai rigori della guerra.
Alla musica Michele giunse per gradi: la sua prima passione, esplosa all'età di undici anni, fu la pittura. Di carattere solitario e di temperamento meditativo, Michele amava trascorrere i suoi momenti di libertà anzichè in rumorose compagnie di ragazzi, in qualche angolo nascosto della campagna dove poteva sfogare la sua passione imbrattando qualche tela. Alla fine degli studi secondari Michele fu iscritto all'Istituto Nautico di Genova, dove il suo traguardo avrebbe dovuto essere il brevetto di capitano di lungo corso. Ma quattro anni or sono Michele scoprì la musica attraverso alcuni suoi compagni di studi che lo invitarono ad aggregarsi, come cantante, al loro piccolo complesso musicale. Il gioco da studenti si trasformò ben presto per Michele in qualche cosa di serio, e il ragazzo, avendo scoperto di possedere una voce naturalmente bene impostata, si preparò coscienziosamente per arrivare a quello che ormai era per lui il vero obiettivo: diventare un cantante. Per tre anni Michele intrattenne con le sue canzoni i frequentatori di innumerevoli dancing della riviera ligure, finchè nell'estate del 1962 fu ascoltato, in un locale di Bogliasco, dal maestro Franco Reverberi, il quale da alcuni mesi stava setacciando tutta la Liguria alla ricerca di un giovane che possedesse un particolare tipo di voce, secondo le istruzioni ricevute da Nanni Ricordi. La voce di Michele, una voce possente ma non stridula e ricca di toni bassi, era quella che desiderava trovare Nanni Ricordi per iniziare la sua nuova attività di produttore, dopo essere stato il talent-scout al quale la musica leggera italiana deve la maggior parte degli attuali cantautori di successo. Il resto è storia recente: Michele ormai è diventato quello che gli appassionati d'ippica chiamano un cavallo vincente.
Alessandro Berlendis
back cover del disco
Lato a)
- Se mi vuoi lasciare (leva-reverberi)
- No, non è vero (leva-reverberi)
- Piango (leva-reverberi)
- Ma se tu vorrai (reverberi-russo)
- Sei contenta (pallavicini-reverberi)
- Ma neanche per idea (leva-reverberi)
Lato b)
- Ridi (mogol-breedlove)
- Un'ora (leva-reverberi)
- Se proprio vuoi saperlo (leva-reverberi)
- Sì lo so (leva-reverberi)
- Nessuno potrà (leva-reverberi)
- Cosa vuoi da me (leva-reverberi)
Giampiero Reverberi, la sua orchestra e coro
cover (RCA ITALIANA - PML 10377)
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