venerdì 2 marzo 2012

LUCIO DALLA - Un bluesman con la faccia .... nera nera

Il clarinetto e il jazz sono state le sue prime passioni.   Poi, Lucio Dalla scopre il blues e lo canta alla sua maniera, con la voce "nera", pochi lo capiscono e lui colleziona una serie di tonfi.





[...] Dalla vive la sua infanzia a Bologna con la madre, Iole Melotti Dalla, titolare di una sartoria con laboratorio-succursale a Manfredonia in Puglia, e il padre, commerciantre di olii, che Lucio perderà quando ha solo sette anni.   Ama il cinema, il teatro ed é un fanatico del musical americano.   Già a otto anni é sui palcoscenici con la compagnia teatrale "La Primavera dell'Arte", partecipando ad operette e spettacoli musicali vari.   Dai caffè-concerto bolognesi, il "bambino prodigio" arriva ad esibirsi fino al Teatro Valle di Roma.   Ma di questo si stanca presto.   Riversa la sua attenzione verso la musica.
Da perfetto autodidatta suona la fisarmonica per poi passare al clarinetto, avuto in regalo da sua madre.   Ascolta anche molti dischi di jazz, siamo nel 1956, e suoi beniamini sono, tra gli altri, Charlie Mingus, Jerry Mulligan, Bud Powell ma soprattutto Chet Baker.   Frequenta le cantine bolognesi partecipando a varie jam-session.    É un istintivo.   Suona con l'anima, ama poco la tecnica.   A sedici anni partecipa già a qualche festival jazz, uno dei quali assieme a Charlie Mingus e al suo idolo Chet Baker.
Al circuito musicale vi entra nei primi anni sessanta dopo una piccola parentesi dilettantistica con la Reno Jazz Gang, tra le cui fila vi é un'allora sconosciuto Pupi Avati, futuro regista.   La sua prima esperienza professionistica é con la Second Roman New Orleans Jazz Band, una jazz-band romana [...].      Nel frattempo si diletta a scrivere i suoi primi pezzi, canzoni un pò strampalate che rimarranno inedite.   Nel '63 entra a far parte dei Flippers, un'orchestra specializzata nel trasformare classici internazionali in ballabili alla moda [...].  
Nel '63 Dalla con i Flippers accompagna Vianello (Edoardo) al Cantagiro dove presenta il brano "I Watussi".
É in quella occasione che Lucio diventa amico di Gino Paoli, in gara con "Sapore di sale".   Il cantautore genovese dopo averlo ascoltato interpretare, poco tempo prima in un locale alcuni classici di blues con uno strano inglese inventato, è il primo a credere nelle sue qualità anche vocali.   Ed è proprio Paoli a convincerlo ad intraprendere la carriera solista di cantatnte proponendolo alla RCA, dove, insieme a Giampiero Reverberi produce il suo primo disco.
Inizia così l'avventura discografica di Lucio Dalla.

Fernando Fratarcangeli
("RARO!" - novembre 1994)

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