Un grazie per Gigliola. Grazie perchè non ha alzato le braccia al cielo di Copenaghen, perchè non ha strillato una gioia che certamente provava, perchè non ha detto d'essere contenta "per l'Italia" e non ha trasformato quello del Tivoli in trionfo nazionale. E così è rimasta nel gioco, in quel gioco pulito, piacevole, nuovo con il quale ha vinto, in pochi mesi tre Festival.
[...] in nessun momento della serata Gigliola ha smentito se stessa. non quando ha cantato, con quell'espressione da educanda al saggio annuale del collegio; non quando seguiva l'andamento delle votazioni, e sul viso c'era l'ansia, ma soltanto quella di una ragazzina che s'interessa alle fasi di un gioco; non quando, infine, ha saputo d'aver vinto, e non s'è esaltata, soltanto ha disteso un poco l'espressione concitata, quasi difendendo la sua gioia tra il clamore degli applausi. [...]
Chi si occupa di psicologia - nello spiegare il fenomeno del "divismo" canzonettistico - dice che quando uno di questi "teen agers" giunge al successo, gli altri si "identificano" in lui, si "ritrovano" nelle sue parole e nei suoi gesti, ne imitano abitudini ed atteggiamenti. Se è così, ben venga Gigliola, che non usa "Chanel numero 5" per le festicciole del sabato pomeriggio, non fuma le "americane", veste le gonne né troppo lunghe né troppo corte, e si porta dietro senza "complessi" decenni di tradizioni piccolo-borghesi. È come la negativa di una foto che conosciamo bene, quella della ragazzina "ribelle", che brucia le tappe, e a quindici anni già ne ha venti, o almeno mostra di averli. In questo senso, Gigliola è un "antipersonaggio": il suo successo sa di rivalsa per decine di ragazze con le treccine, che ignorano il "flirt" facile e il fascino dello "spider"; ed è un successo che intenerisce decine di madri che non concedono volentieri le chiavi di casa. [...]
Fabrizio Ferretti: "È un personaggio. Ha la stessa forza dei Beatles, ma in un senso esattamente opposto. Penso che Gigliola piaccia a tutte le ragazze: a quelle "perbene" perchè è come loro, e alle "ribelli" perchè è come loro, in fondo, vorrebbero essere o ritornare ad essere".
Fausto Leali: "L'ho conosciuta a Castrocaro, e m'è piaciuta subito. È brava, seria e sa cantare. Il suo successo non esclude il nostro: i ragazzi d'oggi hanno bisogno di dimenarsi con gli urlatori, ma anche di ritrovare nella musica un pò di sentimento".
Questa è Gigliola Cinquetti, la ragazza che nuotando controcorrente ha portato in Italia il trofeo dell'Eurovisione.
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