domenica 11 settembre 2011

GIGLIOLA CINQUETTI - NON HO L'ETÀ (per amarti)/SEI UN BRAVO RAGAZZO







Il "twist triste", com'è stato curiosamente battezzato il genere di canzoni sussurrato con un filo di voce dalle adolescenti, ha conquistato un pò tutta l'Europa.   Lo si è visto con grande evidenza sabato scorso, quando Gigliola Cinquetti ha vinto con un netto distacco di punti (49 contro i 17 raccolti dalla seconda classificata) il Gran Premio Eurovisione della canzone europea, cantando "Non ho l'età per amarti", da lei già portata al successo al Festival di Sanremo; ma il mercato discografico aveva già fornito molte indicazioni in questo senso.    È strano, anzi, che alla precedente edizione di questa manifestazione, Francoise Hardy, che è l'iniziatrice riconosciuta del "twist triste", sia passata quasi inosservata.
Siamo, allora, al definitivo tramonto degli urlatori e delle canzoni fortemente ritmate?   È difficile dirlo, tanto più che proprio in questi ultimi mesi ha preso consistenza il fenomeno dei "Beatles" (i quattro giovanotti inglesi che hanno venduto undici milioni di dischi con motivetti semplicissimi ma "scatenati"), mentre si sta delineando anche il successo di quei cantanti e quelle canzoni che fanno rozzamente (e spesso anche goffamente) il verso agli spirituals, ai gospel songs e ad altri canti del folklore negro-americano.
La spiegazione di questi fatti apparentemente contraddittori può essere ricercata nella frattura che s'è ormai aperta nel mercato discografico della musica leggera tra produzione destinata al pubblico adulto e produzione destinata al pubblico giovanile.    La frattura è particolarmente profonda in Italia, dove il giro d'affari è ancora modestissimo rispetto alla media di altri Paesi (nonostante gli oltre venti milioni di pezzi venduti l'anno scorso, per un volume complessivo di pezzi venduti l'anno scorso, per un volume complessivo di circa 16 miliardi) e dove gli "ascoltatori paganti" della canzonetta sono in grande maggioranza giovani sotto i vent'anni.   Ma anche nelle altre nazioni europee si assiste a qualcosa di simile.   In Francia, in Germania sopravvive ancora il mercato della canzone per gli adulti, ma è povero in confronto a quello dei ragazzi.   È una conseguenza della progressiva standardizzazione della produzione musicale, determinata a sua volta dalla rapidità degli scambi fra Paese e Paese.   Per rendersene conto, basta dare un'occhiata alle classifiche di vendita dei dischi in tutta Europa:  I beniamini del pubblico giovanile (che sono anche loro giovanissimi) sono dovunque nelle prime posizioni.
Si è stabilito anche un nuovo tipo di rapporto fra il "divo" e il suo pubblico, un rapporto fra copains, come dicono i francesi, e che ha dato nuovo impulso al fenomeno dei clubs di ammiratori fanatici.   Tra questi giovani, che fino a ieri avevano fatto follie per il rock and roll e per il twist, la voce fioca, triste un pò incolore di Francoise Hardy ha interpretato ad un certo momento l'esigenza d'un pizzico di romanticismo che s'era fatta sentire da molti, nonostante i maglioni e i blue-jeans.   Non solo, ma Francoise proponeva storie di ragazzi, scopriva i loro sentimenti e i loro piccoli problemi.   Il successo fu immediato, e le Hardy si moltiplicarono in tutta Europa, con le loro vocine esili, tanto simili a quelle delle loro stesse ascoltatrici in vena di canticchiare.
Alla fortuna del "twist triste" ha contribuito anche la moda dei cantanti stranieri trasformati d'ufficio in poliglotti.   È stata una moda imposta dai discografici, i quali ad un certo punto, si sono trovati nella necessità di alimentare con nuove trovate un mercato controllato da un pubblico che va bruciando i suoi idoli ogni giorno più in fretta.   Non era certo possibile creare in continuazione nuovi personaggi da proporre all'ammirazione dei copains.   Si è pensato allora di generalizzare l'esempio di Caterina Valente e Connie Francis, che cantano praticamente in tutte le lingue dei Paesi dove vengono esportati i loro dischi.   L'ultimo Festival di Sanremo ha fatto vedere quali sono i risultati di questa trovata: gli stranieri (anche adulti) quando cantano in una lingua che non conoscono sembrano tutti degli adolescenti.
[...]

S.G. Biamonte
("Per la prima volta una canzone italiana vince il Gran Premio dell'Eurovisione", radiocorriere tv - 4 aprile)

 


lato a)
  • Non ho l'età (per amarti) (panzeri-nisa)

lato b)
  • Sei un bravo ragazzo (polito-migliacci)



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1 commento:

  1. cover (CGD - N 9486)
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