E siamo arrivati all'Epifania, che conclude e chiude il ciclo delle feste iniziate il ventiquattro dicembre. È l'ultimo giorno di giochi e di spensieratezza per i bambini, che ricevono gli "ultimi" doni. Ne approfittiamo per descriverne qualcuno.
Per i più piccini (dai due ai cinque anni) ecco i "mattoni" da costruzione. Si tratta di veri e propri mattoni, ma di materia plastica, quindi leggerissimi ed infrangibili. Danno al bambino la sensazione di poter costruire davvero un muretto, una piccola parete. Colorati in bianco ed in blu, si prestano anche a formare motivi decorativi. Sempre utili le scatole contenenti un bel blocco di plastilina che dev'essere "colata" in "forme" di materiale plastico. Le forme riproducono gli animali di Walt Disney oppure figurine divertenti che possono essere adoperate come soprammobili.
Da non dimenticare "Giacomina", la bambola di zia Dina. Infrangibile, si presta ad assumere le pose più stravaganti, a sgranare gli occhioni con un'aria che i tedeschi definirebbero unschuldig (incolpevole), ad essere adoperata come un giocattolo od anche come un elemento decorativo nella camera da letto di una "signorinella".
Il giorno dell'Epifania in genere, però, è quasi esclusivamente dedicato ai doni sotto forma di libri. Quadernetti di stoffa (lavabile) su cui sono stampati animali di ogni genere. La prima forma di lettura per i più piccini. Libretti e libriccini di ogni genere. Uno dei più divertenti ha il titolo "La felicità è un cucciolo caldo". È di Charles Schultz ed in poche paginette essenziali traccia tutto un "programma" di felicità che, fatte le debite trasposizioni, potrebbe bastare anche ai più grandi. Dalla "felicità" basata "sul dito in bocca ed una coperta" a quella di "stare con gli amici". Perchè la felicità "è una cosa per uno e una cosa per un altro".
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m. c.
(Radiocorriere TV - 5-11 gennaio)
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