martedì 17 gennaio 2012

"Tipi caratteristici della presente generazione"



“Una delle impressioni più amare che ci viene dall’osservazione del quadro della vita contemporanea è quella delle immagini di tanti volti tristi, emaciati, stanchi, beffardi, di giovani presentati come tipi caratteristici della presente generazione; non dico soltanto delle facce infelici dei teddy boys o dei Mods e Rockers, che rivelano drammi profondi, pietosi e precoci di dolore, di sfiducia, di vizio, di cattiveria e di delinquenza; ma anche di tante altre facce giovanili caratterizzate da stravaganze esistenzialiste, irrequiete e gaudenti, avide di godere la vita come un’esperienza senza senso, uno spettacolo falso ed effimero, un tentativo di voluta follia; e non un dono sublime ed unico, un dovere nobile e grave, un amore puro e sacro. Purtroppo questi tipi fanno parlare di sé, nella letteratura, nel cinema, e nei ritrovi della esibizione e della dissipazione mondana; essi diventano abusivamente rappresentativi, diventano campioni e maestri, e trovano in tanta gioventù superficiale facili imitatori e seguaci, con la complicità di chi li circonda di curiosità e di pubblicità.”

Da un discorso rivolto da Sua Santità Paolo VI il 16 agosto 1964 ai giovani partecipanti al 3° Campo dei “Rovers” dell’ASCI (Associazione Scouts Cattolici Italiani)

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