Tre giorni d'assalto canoro, mille bambini ascoltati, chili di caramelle distribuiti, lacrime asciugate, madri calmate e consolate: la giuria esausta tirò le somme: finalmente la scelta dei partecipanti allo Zecchino d'oro era fatta. [...]
La Festa dello Zecchino d'oro si tiene ogni anno a marzo. E appena è finita cominciano già ad arrivare le iscrizioni per l'anno dopo. Suppliche, raccomandazioni, preghiere. "Mi raccomando, prenda il mio Pierino, è meglio di Celentano". "Vedesse la mia Mariuccia come sa imitare la Rita Pavone!". "Mi perdoni se torno a parlare di Adele, ma per la piccina, che ora ha sei anni, mio marito ed io sogniamo un destino di cantante".
Le lettere arrivano a carrettate, alternate alle telefonate, ai tentativi di approccio fatti di persona, o avvicinando i parenti degli organizzatori, magari sul portone di casa.
"E gli argomenti portati sono sempre controproducenti", mi dice Cino Tortorella. "Celentano, Rita Pavone; non ne vogliamo sapere. Noi cerchiamo dei bambini spontanei e simpatici sì, ma che si comportino da bambini, cantando canzoni da bambini, e non scimmiottando l'esteriorità più deteriore dello spettacolo per adulti. Non abbiamo fatto nessuna pubblicità a queste selezioni, eppure si sono presentati più di mille bambini, giunti anche da lontano. E nonostante una nostra lettera inviata a tutti coloro che chiedevano di essere iscritti, e nella quale spiegavamo ancora una volta come allo Zecchino d'oro si partecipi non per far soldi o per avere successo, i più non se ne diedero per inteso".
Ecco dunque un migliaio di bambini alla prova del microfono. [...] Cinque su dieci che fanno gli urlatori, con mossette copiate ai divi del rock, del twist, della bossa nova. Una percentuale altissima di specializzati in imitazioni di Rita Pavone e di Celentano. Sono stati i più sfortunati. Allo Zecchino d'oro certe mossette accattivanti, tutto l'orpello dello spettacolo viene bandito. Si cercano bambini veri, e non fantocci buffoneschi impegnati in una insulsa parodia del mondo dei grandi o di adolescenti già entrati a far parte dei miti nazionali.
Ci sono i bambini inguaribilmente stonati e quelli paurosamente timidi. Ci sono quelli stanchi per il viaggio e quelli che di cantare non ne vogliono sapere, e se ne vanno soddisfatti dopo aver resistito a tutte le lusinghe di caramelle e cioccolatini. Davanti al microfono non hanno aperto bocca. [...]
L'età dei candidati va dai tre anni ai dodici anni. A scelta fatta, si vede che la bambina maggiore ha dieci anni, si sono dovuti abbassare i limiti di età, un pò perchè Sanremo sta diventando per conto suo un festival di minorenni, un pò perchè i ragazzi, grazie allo sport, alle vitamine, alle migliori condizioni di vita, crescono più in fretta. Tanto che a Bologna si sono visti ragazzi che parevano pronti per il servizio militare e ragazze che avevan tutta l'aria di essere da marito, e che invece giravano con l'atto di nascita in tasca che dimostravano come non avessero più di undici, dodici anni. Si è dovuto scartarli lo stesso, perchè anche se l'età anagrafica entrava nei limiti del concorso, l'aspetto esteriore non aveva più niente di infantile, e sarebbe stato difficile convincere poi i telespettatori che di bambini si trattava.
Gonnelline a pieghe, riccioloni, treccioline, fiocchi: le bambine sono in schiacciante maggioranza. Ce n'è almeno quattro per ogni maschietto. "Quando finalmente ci capitava di sentire un maschietto, era una cosa così rara ed eccezionale, che ci sembrava subito più bravo", dice Tortorella.
[...]
Erika Lore Kaufmann